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Situato tra la Valle di Primiero e l'alta Valle del Mis, a 1369 metri sul livello del mare, tra le vette più orientali delle Pale di San Martino e il gruppo del Cimonega, Passo Cereda è oggi considerato un importante centro sportivo in particolare per lo sci di fondo, con una delle piste più tecniche dell'intero panorama dolomitico dove non è raro imbattersi in gare di livello internazionale. Oltre a ciò, a Passo Cereda ci capiterà spesso di incontrare famiglie con bambini piccoli, pronti ad imparare a sciare sulla piccola pista di discesa o a divertirsi nelle aree riservate a bob e slittini.
Amministrativamente diviso tra i comuni di Tonadico e Transacqua, è però storicamente legato alle vicende del vicino comune di Sagron Mis. A testimoniarlo troviamo innumerevoli masi e prati, immersi tra le foreste di larici e abeti appena a ridosso delle montagne, o più in basso, negli ampi spazi collinari che contornano il passo, dove un tempo gli abitanti di Mis e Sagron portavano gli animali in alpeggio, e che oggi sfruttano spesso come punto di relax per le calde giornate estive.
Cereda è anche un importante snodo dal quale partono diversi itinerari escursionistici, tanto che da qui passa l'Alta Via n.2 delle Dolomiti, nel tratto che scende dalla forcella d'Oltro (Pale di San Martino) e prosegue verso l'Intaiada (Gruppo del Cimonega) passando per Matiuz, la più alta frazione abitata del comune di Sagron Mis.
Ma Passo Cereda è anche la via di comunicazione più breve che collega Primiero all'Agordino, due mondi oggi più che mai vicini, ma che un tempo, quando ancora questo valico rappresentava un ostacolo non sempre facilmente superabile, ha fatto sì che Sagron Mis (l'unico paese di Primiero che ne è al di là) dovesse vivere in un mondo più chiuso, delimitato da un limite orografico ad occidente, e da un limite politico ad oriente, con il torrente Mis che segnava il confine tra Austria e Italia, oggi tra Trentino e Veneto.